Maledetta empatia

Diana ha perso la fiducia nel prossimo, tormentata dal lavoro come psicologa che la spinge a toccare i lati più oscuri dell’animo umano. Si salva trasformandosi, grazie alla bottiglia, in una persona cinica e disillusa, il solo modo per alzare un muro tra lei e i suoi pazienti e non lasciarsi contagiare dai loro drammi. Beve, così tanto che quando trova nel suo studio un’adolescente vittima di stupro, sdraiata sul lettino dei pazienti, si chiede se si tratti di un’allucinazione. Prima che possa rispondersi, una botta in testa le fa perdere i sensi; al risveglio, ogni traccia della ragazza è svanita. Prova a spiegarlo alla polizia, ma nessuno le crede, così non le rimane che indagare per conto proprio e impedire che il violentatore che si è accanito sulla ragazzina colpisca ancora. Perché Diana si immedesima nella vittima non solo per empatia verso il prossimo: è stata anche lei vittima dello stesso uomo, di questo è sicurissima, e adesso è giunto il momento di fagliela pagare.

Daniele Fontani è laureato in ingegneria e lavora in un’azienda di consulenza. Nel corso del tempo non ha mai abbandonato le sue passioni: la natura, il trekking, i libri. In ambito letterario, si è fatto le ossa nel circuito di concorsi di genere ottenendo tre finali al Mystfest, il primo posto al Garfagnana in Giallo 2022, al Festival del Giallo di Napoli 2023, e altri premi minori. I suoi racconti sono stati pubblicati in Antologia Criminale, Tutto in una notte (Golem), e altre antologie, mentre La forca è uscito su Giallo Mondadori. Con Delos ha pubblicato il thriller La famiglia non ti abbandona, vincitore del premio Nero Digitale del Garfagnana, e La fuga del macellaio.

In ambito scientifico scrive regolarmente per le principali testate digitali del network.