La stirpe dell'uomo
Romanzo
- Data uscita
- Maggio 2015
- Condizioni
- Copie disponibili
- nessuna
- Venduto da
- Bazaar del Fantastico
bazaar@delosstore.it
- Autore
- Jack Williamson
- Collana
- Cosmo Oro n. 67
Nord 1984 - Reparto
- Fantascienza
- Genere
- Fantascienza, Narrativa
Tutto cominciò con Egan Drake, vagabondo e infelice visionario. Figlio nevrotico di una ricca famiglia, Egan morì giovanissimo, lasciandosi alle spalle un sogno possente: perché Egan si proponeva di espandere l’umanità fra le stelle.
Poi venne Megan Drake. Bella e piena di talento. Megan fece suo il sogno del fratello e, con il denaro di suo zio, lo rese realtà. Nel misterioso quartier generale della Fondazione Raven nel Nuovo Messico, Megan radunò esperti di una miriade di campi diversi. Ma solo cinque avevano un’importanza fondamentale: i capi dei dipartimenti di astronautica, biologia, scienza del computer, difesa personale, e propulsione a fusione. Questi cinque infatti avrebbero donato i loro geni agli uteri elettromagnetici che ogni nave avrebbe portato con sé nello spazio.
Il progetto era tanto semplice quanto era grandioso nei suoi fini. Mille minuscole astronavi si sarebbero dirette verso le stelle e sarebbero atterrate su pianeti di tipo terrestre, dove avrebbero sfornato decine di coloni ben addestrati. Ogni colonizzatore sarebbe stato il prodotto del miscuglio ottimale dei geni derivati da Megan e dai cinque capi di dipartimento. Ogni nave avrebbe avuto poi la possibilità di creare dei cyborg per autodifesa e per le necessarie riparazioni. Ma gran parte della tecnologia usata era nuova e non sperimentata a sufficienza, e nessuno avrebbe potuto prevedere cosa sarebbe accaduto alla fine di un viaggio lungo millenni se, per esempio, un cyborg si fosse innamorato della sua creatrice... o se ci fosse stato un incontro con degli alieni ostili...
Poi venne Megan Drake. Bella e piena di talento. Megan fece suo il sogno del fratello e, con il denaro di suo zio, lo rese realtà. Nel misterioso quartier generale della Fondazione Raven nel Nuovo Messico, Megan radunò esperti di una miriade di campi diversi. Ma solo cinque avevano un’importanza fondamentale: i capi dei dipartimenti di astronautica, biologia, scienza del computer, difesa personale, e propulsione a fusione. Questi cinque infatti avrebbero donato i loro geni agli uteri elettromagnetici che ogni nave avrebbe portato con sé nello spazio.
Il progetto era tanto semplice quanto era grandioso nei suoi fini. Mille minuscole astronavi si sarebbero dirette verso le stelle e sarebbero atterrate su pianeti di tipo terrestre, dove avrebbero sfornato decine di coloni ben addestrati. Ogni colonizzatore sarebbe stato il prodotto del miscuglio ottimale dei geni derivati da Megan e dai cinque capi di dipartimento. Ogni nave avrebbe avuto poi la possibilità di creare dei cyborg per autodifesa e per le necessarie riparazioni. Ma gran parte della tecnologia usata era nuova e non sperimentata a sufficienza, e nessuno avrebbe potuto prevedere cosa sarebbe accaduto alla fine di un viaggio lungo millenni se, per esempio, un cyborg si fosse innamorato della sua creatrice... o se ci fosse stato un incontro con degli alieni ostili...
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