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Confucio nel Computer - Memoria accidentale del Futuro

Romanzo


Data uscita
Luglio 2022
Condizioni
 
very fine legenda
- Lu
Copie disponibili
solo una copia
Venduto da
BCLibri
bclibri@delosstore.it
Autore
Furio Colombo
Collana
Nuova Eri
Nuova Eri - Rizzoli 1995
Genere
Fantascienza, Saggi

PRIMA E UNICA EDIZIONE - Brossura - Fuori catalogo nelle librerie

Questo libro è un thriller con un finaIe a sorpresa. È una inchiesta intorno a qualcosa che avrà un ruolo capitale nel nostro futuro: il cyberspazio, la Rete, Internet, la vita «dentro» il computer, le autostrade elettroniche, la realtà virtuale. Che cosa vogliono i seguaci della nuova civiltà digitale e perche parlano con toni appassionati di un nuovo stato dell'esistenza? Perche si propongono come i profeti di una fase nuova della storia, della politica, dell'economia, riferendosi continuamente, in modo quasi martellante, alla nostra vita interiore, e quindi all'anima?
Furio Colombo lascia la sponda sicura della riflessione logica (il computer è una macchina nuova, intelligente, potente, utile) per addentrarsi nel territorio della Rete: il cyberspazio, secondo la felice definizione dello scrittore di fantascienza William Gibson.
Lo fa partendo da una constatazione al tempo stesso elementare e allarmante: questa è la prima macchina della civiltà industriale che interferisce con la nostra mente, un fatto poco notato di cui non conosciamo le conseguenze.
Furio Colombo dice di essersi accorto che non tutto - nella Rete, in Internet, in questo mondo «reale» e «virtuale» - è disinteressato, è soltanto pura ed esaltante avventura. Qualcuno senza volto entra con noi «dentro» la macchina, ci segue, ci accompagna, ci spia, ci facilita, forse ci dirige. Si tratta di un gioco? È pura immaginazione? È una nuova forma di governo?
Da queste domande, che interessano direttamente il nostro futuro e quello dei nostri figli, ha inizio un viaggio ricco di sorprese, di colpi di scena, con alcune risposte. Non tutte piacerebbero a Nicholas Negroponte, ad Alvin Toffler e agli altri ispirati predicatori «dell'essere digitali».