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L'Ombra della Cattedrale - collana Omnibus - Prima Edizione

Romanzo


Data uscita
Novembre 2023
Condizioni
 
near mint legenda
Copie disponibili
solo una copia
Pagine
330
Venduto da
BCLibri
bclibri@delosstore.it
Autore
Pier Luigi Berbotto
Collana
Omnibus
Arnoldo Mondadori editore 1989
Genere
Fantasy

Ritornano gli enigmi, la passione amorosa e i demoni nella magica e sfuggente Torino di "Concerto rosso".

Un uomo. Una donna. Una città. Tre elementi che fanno subito pensare a una tipica storia di sentimenti domestici: commedia, idillio, o tragedia, giocati su una collaudata scacchiera di geometrie urbane. Ma se ai primi tre se ne aggiunge un quarto, il “mistero”, ecco che i rapporti tra di loro si alterano, i ruoli entrano in crisi, le geometrie saltano. Può capitare, allora, che l’uomo — nella fattispecie Mauro Scaglione, critico letterario sulla cresta dell’onda — veda rapidamente crollare il suo castello di certezze, ritrovandosi a fluttuare in un mondo di sottili magie, di conturbanti prospettive. O che la giovane donna — Gloria, così radiosamente concreta, all’inizio, di forme e di ideali — finisca per rivelare insospettati legami con l’arcano. E che la città — una Torino impeccabilmente espressa nelle sue connotazioni toponomastiche e ambientali — si colori d’un tratto di luci e valenze che nessuna guida turistica sarebbe in grado di illustrare.
Ritorna ancora la Torino hoffmanniana e sfuggente di Concerto rosso. Ritorna l’incanto di certe sue defilate piazze, il profumo di certi suoi giardini segreti: scenario appropriato a una storia di enigmi e atmosfere che là aveva come base la scoperta di un concerto “stregato”, mentre qui s’appunta sul caso di un grande scrittore che, pur se defunto da trent’anni, inopinatamente riprende a dar segni di sé e a “produrre”, pagina su pagina, quel capolavoro che la morte gli aveva impedito di completare. Giallo magico? Fantasia onirica su un’opera in gestazione? O, semplicemente, cronaca visionaria di un amore impossibile? Anche per L’ombra della Cattedrale è arduo tentare una definizione. Perché il romanzo è tutto quel che si è detto, e ancora qualcosa di più. Per esempio: una macchina narrativa che, nell’esuberanza delle descrizioni come nel fluire dei dialoghi, non rinuncia a coniugare l’intelligenza col divertimento, il taglio spettacolare con l’annotazione preziosa, sostenendo il tutto con una scrittura sinuosa e modulata, simili a una partitura musicale che aderisce agli alterni ritmi della vicenda. E, ancora, una fitta trama di suggestioni visive, sonore, olfattive e anche tattili; un caleidoscopio di ambienti, personaggi, ambiguità, dolcezze, ossessioni, che afferrano il lettore già dalla prima pagina e lo trascinano, di sorpresa in sorpresa, di emozione in emozione, fino alla allucinante sequenza risolutiva sui monti di Bardonecchia, e oltre, verso lo spiraglio di nuovi interrogativi e inquietudini che il finale dischiude.