Il Colpo di Stato - collana La Scala

Romanzo

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Il colpo di Stato. Dopo molti libri di successo imperniati sul gioco d'amore e su sofisticati adulteri della media borghesia americana, il nuovo romanzo di John Updike affronta tematiche nuove e non meno avvincenti. Infatti Il colpo di Stato racchiude un intreccio di potere in un Paese africano immaginario, il Kush. Questa terra, vasta e vuota, esotica e sanguigna, posta al Sud del Sahara e afflitta da una lunga, catastrofica siccità, è governata — in modo quanto mai bizzarro — dal colonnello Hakim Felix Ellelloù. Personaggio insolito, stravagante — cui non è difficile trovare ascendenti nel variegato panorama politico dell'Africa dei nostri giorni — questo dittatore ha quattro mogli e un'amante, che gli danno del filo da torcere, come se non bastassero le preoccupazioni di politica interna ed estera, la carestia e le sue misteriose implicazioni magico-religiose. Ellelloù soffre di un "male" particolarmente caro a certa letteratura fantastica: si aggira travestito fra i suoi sudditi, come il califfo al-Rascid delle Mille e una notte, per tastare il polso al popolo; e ciò lo porta a fare stranissime esperienze e a correre ogni sorta di rischi in un paese assolutamente imprevedibile e in bilico fra due mondi, fra passato e presente, fra purezza atavica e consumismo moderno.Egli coltiva, inoltre, una fanatica avver sione — culturale, ideologica e personale (con implicazioni freudiane di odio-amore) — per l'America; e non a torto. Gli Stati Uniti infatti badano a infiltrarsi in vari modi nel Kush e a minare il terreno psicologico del suo ingombrante presidente. Le ripercussioni di questa ossessiva presenza costituiscono il perno su cui ruota il metaforico e scanzonato romanzo di Updike: apologo fantapolitico (ma fin dove?) intervallato da digressioni saggistiche sempre al limite