Pericolo di vita
Romanzo
- Data uscita
- Dicembre 2009
- Condizioni
- Copie disponibili
- nessuna
- Venduto da
- Bazaar del Fantastico
bazaar@delosstore.it
- Autore
- Sarane Alexandrian
- Collana
- Il Pesanervi n. 15
Bompiani 1969 - Reparto
- Fantastico
- Genere
- Narrativa
Horace Verbois, instancabile sognatore, parte per il "Congresso Internazionale dei Sognatori" che si svolge a Ginevra, dove spera che venga finalmente esaminato
lo statuto e la funzione dei sognatori sulla Terra. Ma a questo congresso non arriverà mai. Il sogno è un padrone imperioso e lo trascina giú nelle viscere della Terra, dove i discendenti di Adimo, screditato gemello di Adamo, reggono i destini umani secondo precisi criteri di caos. Tornato sulla Terra - dove una Parigi deserta percorsa da un autobus pazzo, piazze gremite da ombre in rivolta, l'aspetto delle strade, della campagna, le azioni degli uomini testimoniano le facinorose trame dei subterrestri – Horace scopre finalmente il proprio compito: ritrovare, seguendo le labili tracce di una bocca disegnata sul marciapiede, o di geroglifici composti da oggetti della toilette femminile, la donna che gli è apparsa riflessa in un vetro, e alla quale dedicherà d'ora in poi ogni fatica e ogni desiderio.
Dietro a una fantasia fresca, felice e solo apparentemente scatenata, si nasconde un'ironica visione di molti aspetti e molti avvenimenti del nostro tempo. Come suggerisce l'introduzione di Ornella Volta, lo stesso Congresso dei Sognatori è un'allusione ai congressi surrealisti, cui Alexandrian ha assistito negli ultimi anni, fino a staccarsene definitivamente nel giorno in cui si accorse che scopo dei surrealisti è "sognare in comune". Alexandrian è convinto del carattere individuale e trasformatore del sogno - trasformatore perché individuale: se infatti non si può cambiare la vita - e Alexandrian non pensa che si possa - si può invece cambiare l'interpretazione della vita.
lo statuto e la funzione dei sognatori sulla Terra. Ma a questo congresso non arriverà mai. Il sogno è un padrone imperioso e lo trascina giú nelle viscere della Terra, dove i discendenti di Adimo, screditato gemello di Adamo, reggono i destini umani secondo precisi criteri di caos. Tornato sulla Terra - dove una Parigi deserta percorsa da un autobus pazzo, piazze gremite da ombre in rivolta, l'aspetto delle strade, della campagna, le azioni degli uomini testimoniano le facinorose trame dei subterrestri – Horace scopre finalmente il proprio compito: ritrovare, seguendo le labili tracce di una bocca disegnata sul marciapiede, o di geroglifici composti da oggetti della toilette femminile, la donna che gli è apparsa riflessa in un vetro, e alla quale dedicherà d'ora in poi ogni fatica e ogni desiderio.
Dietro a una fantasia fresca, felice e solo apparentemente scatenata, si nasconde un'ironica visione di molti aspetti e molti avvenimenti del nostro tempo. Come suggerisce l'introduzione di Ornella Volta, lo stesso Congresso dei Sognatori è un'allusione ai congressi surrealisti, cui Alexandrian ha assistito negli ultimi anni, fino a staccarsene definitivamente nel giorno in cui si accorse che scopo dei surrealisti è "sognare in comune". Alexandrian è convinto del carattere individuale e trasformatore del sogno - trasformatore perché individuale: se infatti non si può cambiare la vita - e Alexandrian non pensa che si possa - si può invece cambiare l'interpretazione della vita.
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