Spettri e altre vittime di mia cugina Matilde omaggio al fu Buzzati

Abitare nella casa che era stata di Dino Buzzati non comportava particolari emozioni: ti ci abitui. Abituarsi alla cugina Matilde, che era venuta a stare con me, portando le sue manie, le sue paure, le sue stranezzi, era meno facile. Ma tutto aveva filato liscio finché non ci rendemmo conto, una sera, di quella zona del pavimento. Quella dove i nostri cani non passavano mai. Ma proprio mai. Giravano intorno, anche se apparentemente non c’era nulla. E fu quando Matilde, quasi per dispetto, ci saltò dentro, che si sentì quello strappo. E la nostra vita smise di essere tranquilla e noiosa.

Cresciuta al Cairo, Franci Co è milanese di adozione ma nelle sue vene scorre un misto di razze.

Laurea in biologia, giornalista professionista, docente all’Accademia di Belle Arti. 

Ha sulle spalle molti fallimenti e qualche successo; nel cuore però tiene (al caldo) una passione perversa: ammirare e “usare” gli uomini e le donne che incontra ogni giorno, facili o difficili che siano. Le storie che racconta sono bagliori e riflessi delle loro vite. Ed è per loro che scrive; cerca di offrire qualcosa in cambio sapendo che la sua opera non sarà mai tanto bella e infinitamente complessa quanto la loro. Si accontenterebbe di sapere che hanno sorriso tra le pagine e che poi, nel tempo, è rimasto loro qualcosa di utile o di bello. Immagini, luoghi, una frase, l’impronta di un uomo o una donna che nella sua vita sono reali.