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Eroi su Commissione - Galassia n. 71-

Romanzo


Data uscita
Ottobre 2021
Condizioni
 
very fine legenda
Cond. Near MInt ( No pieghe ecc) ma dorso scurito e pagine lievemente ingiallite
Copie disponibili
solo una copia
Venduto da
BCLibri
bclibri@delosstore.it
Autore
Murray Leinster
Collana
Galassia n. 71
La Tribuna 1966
Genere
Fantascienza

NESSUNA RISTAMPA . Disponibile in Catalogo altra copia in diversa cond.

- Molti lettori si saranno sorpresi leggendo il mese scorso l’annuncio del romanzo di Murray Leinster che si trova in questo numero. Diciamo “si saranno sorpresi“, perché tra i nostri lettori c’è ancora qualcuno che crede che qui in Redazione si abbiano preconcetti su questo o su quell’autore, su questo o quel genere cosa quanto mai lontana dalla verità. Esistono tanti generi di narrativa avveniristica, dalla sociologica alla teologica alla tecnologica, fino alla cosiddetta “fantascienza” — perché in Italia ormai fantascienza sta per space opera, come giallo è il romanzo poliziesco: e la fantascienza sta alla “nuova letteratura “, (quella che va genericamente sotto il nome di science fiction, e che in un panorama generale piuttosto squallido della cosiddetta letteratura mainstream rappresenta la ricerca di qualcosa di nuovo, di qualcosa di più adeguato ai bisogni e alle necessità di una società nella quale, a un vertiginoso progresso tecnologico, non si affianca come sarebbe necessario e auspicabile un adeguato sviluppo letterario, filosofico e, in breve, “di pensiero “), come il romanzo giallo sta alla letteratura del cosiddetto mainstream — e questi generi sono stati tutti presentati, e lo saranno sempre, dalle pagine di Galassia, che rimane, e i nostri lettori più affezionati lo sanno, la prima rivista che abbia compiuto un vero e proprio sforzo per innalzare la tanto bistrattata sf a un livello superiore, quel livello dignitoso che essa merita. Un discorso piuttosto lungo questo, un discorso però necessario per la presentazione di questo Eroi su commissione, la prima opera di Leinster ospitata sulle pagine della nostra pubblicazione, la prima opera di un autore famosissimo e apprezzato sia all’estero che in Italia, la cui popolarità è paragonabile soltanto a quella di un van Vogt o di un Heinlein, un autore caro alla maggioranza dei vecchi lettori di science fiction, il decano della science fiction. Un autore interessante, che sa raccontare una storia da maestro, ma che, purtroppo, è caduto nella stessa trappola alla quale non seppe sottrarsi l’altrettanto famoso Wallace nel campo del romanzo poliziesco: non ha saputo cioè scegliere la strada di un Miller jr., di un Vonnegut, di un Boucher, di un Tenn. Insomma, un autore che ha sacrificato e continua, salvo rare eccezioni, a sacrificare la qualità alla quantità. Contare i romanzi e i racconti di Leinster usciti in quasi mezzo secolo di atività letteraria sarebbe compito senz’altro improbo: Leinster sa raccontare: e quasi sempre si lascia trascinare da questa sua abilità, racconta e racconta avvincendo il lettore, creando panorami e personaggi apparentemente logici e plausibili, salvo poi sfiorare il ridicolo quando un esame più obiettivo delle sue opere viene compiuto a mente fredda. Leinster, trascinato dalla sua fantasia teratofila, “ costruisce” improbabili e ridicoli extraterrestri, crea mondi impossibili, racconta storielle fragili, risapute e inconsistenti. I vari Gizmo, i mostruosi personaggi de’ The forgotten planet, le assurde Creature dallo spazio, sono esempi troppo vivi nella mente dei nostri lettori per dovere essere ricordati in questa sede. Ma a volte Leinster si libera da questa sua remora, a volte Leinster racconta una storia senza mostri e senza catastrofi, e allora la sua arte di storyteller si dispiega al massimo delle sue possibilità, e mentre Leinster si diverte a narrare, il lettore si diverte a lasciarsi raccontare quello che la fantasia dell’autore riesce a rendere credibile e accettabile. Non per nulla anche nel nostro paese le storie dell’Astronave Medica e il delizioso The duplicators hanno goduto di un meritato quanto incontrastato successo; non per nulla la Convention del 1956 ha ritenuto di premiare la sua popolarità e la sua produzione con un Hugo, per il lungo racconto Exploration Team. Da tempo seguivamo con interesse la produzione di Murray Leinster, perché era assurdo che uno degli autori più popolari del mondo mancasse dalla collezione di grandi firme che è la nostra rivista. Dopo una quantità di lavori rifiutati, per il motivo esposto più sopra, finalmente ci siamo imbattuti in questo recentissimo Space Captain. L’abbiamo letto, ci siamo divertiti alle trovate spiritose e allo stile spumeggiante dell’ormai anziano scrittore, abbiamo richiesto il contratto, ed ecco qui Eroi su commissione, presentato al pubblico di Galassia, che, ne siamo sicuri, apprezzerà il romanzo come esso merita.
Space Captain contiene tutti gli elementi della space opera: il cargo spaziale mandato alla ventura in una lontana costellazione, i pirati spaziali che minacciano le comunicazioni, la guida iperspaziale, l’arma portentosa che potrebbe segnare la fine della pirateria, perfino l’intermezzo romantico tra il rude capitano Trent e la figlia di un presidente planetario.
Ma c’è qualcosa di diverso. Il cargo spaziale deve consegnare un prezioso carico, per fare arricchire gli armatori... ma se il cargo si perdesse nello spazio, gli armatori guadagnerebbero molto di più riscuotendo i soldi dell’assicurazione. I pirati dello spazio minacciano le comunicazioni, ma servono anche per un esemplare apologo sulla leggerezza umana, nel quale Leinster dispiega tutte le sue qualità di umorista. La arma portentosa che dovrebbe portare alla distruzione della pirateria è una specie di trabiccolo che salta per aria nei momenti meno opportuni, e l’intermezzo romantico è un garbato intermezzo spiritoso in un romanzo semplicemente delizioso, nel quale il Leinster umorista fa capolino da ogni pagina, e fa rimpiangere ancora più amaramente che questo autore potenzialmente grandissimo si sia dedicato con tanto entusiasmo alla produzione di una quantità sterminata di romanzi e racconti, quando una più opportuna distribuzione di idee e sforzi avrebbe portato senz’altro diversi altri capolavori alla narrativa avveniristica. È interessante inoltre (e non a caso i due romanzi sono stati pubblicati uno dopo l’altro) fare un paragone tra l’aulica e sostanzialmente romantica drammaticità del romanzo di Williamson uscito lo scorso mese, e la divertente leggerezza (nel senso migliore della parola) di questo romanzo. Sono entrambi fantascienza, nel senso letterale della parola. Ma sono anche due diverse espressioni di questo genere, due mentalità e due scuole narrative, frutto di due autori entrambi tra i fondatori del genere: e la disamina comparata delle due opere potrà essere un prezioso aiuto per gli studiosi di questa letteratura, nel campo più avventuroso e tradizionale di essa. Da tempo progettavamo, tra tanti testi di importanza sociologica, filosofica o psicologica, di compiere questo accostamento, forse audace, ma necessario. E vorremmo che i nostri lettori, come sempre sensibili ai problemi più importanti della loro letteratura preferita, collaborassero con noi, esprimendo il loro giudizio, non con un rifiuto netto e immotivato, ma con quelle argomentazioni ragionate e motivate che compongono la maggior parte delle lettere che riceviamo, e che sono di inestimabile aiuto al nostro lavoro di selezione e presentazione di tutta la narrativa avveniristica, in ogni suo genere e tendenza, nelle sue infinite sfumature, nei suoi aspetti migliori e più discutibili, nelle sue opere più meritevoli., alle quali ci sembra che questo romanzo possa appartenere di diritto.

NOTA:

Ricordiamo che per ogni “ordine/spedizione” effettuato c'é la possibilità di avere un libro in regalo (a tua scelta) basta entrare nell'elenco libri di BClibri e poi digitare la parola OMAGGIO.